È ormai certo che il possesso di certificazioni aziendali permette non solo l’accesso alle gare d’appalto come requisito di qualificazione, ma ha un notevole peso nell’attribuzione dei punteggi tecnici.
Prendiamo ad esempio la gara per servizi di Soft Facility per l’Ente Nazionale di Previdenza e Assistenza per i Consulenti del Lavoro (ENPACL), appena conclusa.
In questo caso la Stazione Appaltante ha deciso di attribuire ben 27 punti su 80 per il possesso di specifiche certificazioni; un peso rilevante che, in caso di carenza, penalizza l’impresa a monte, facendola partire già in svantaggio rispetto ai competitors.
Inoltre, tra le certificazioni richieste, spunta l’Asse.Co., l’Asseverazione di Conformità dei rapporti di lavoro, che sta prendendo piede come requisito tecnico premiale nelle gare d’appalto.
L’asseverazione contributiva, che nasce nel 2014, non è obbligatoria, ma permette alle aziende di essere inserite in una white list che certifica la regolarità nella gestione dei rapporti di lavoro, diminuendo inoltre la necessità di verifica degli organi ispettivi.
Il nostro Gruppo, nel ribadire l’importanza del possesso delle certificazioni, si occupa di analizzare tutti gli aspetti carenti delle aziende del settore e proporre soluzioni ottimali da intraprendere affinché il Cliente possa aumentare il valore offerto e potenziare la sua efficacia sul mercato.
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